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venerdì, 11 Luglio 2025
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A Capri “Geologie dell’impossibile” di Alicja Kwade

Per la prima volta il Belvedere di Punta Tragara si trasforma in un’installazione di arte contemporanea grazie ad un progetto promosso da Plan X Gallery, realizzato in collaborazione con la Città di Capri. Un sentito ringraziamento va all’amministrazione comunale per il sostegno e la visione dimostrata nel rendere possibile questo intervento, presentato con il generoso supporto dell’artista e di Pace Gallery.

Il Belvedere di Tragara si apre sull’orizzonte: un punto d’incontro tra paesaggio, tempo e sguardo. In questo luogo sospeso, Alicja Kwade interviene con un gesto essenziale e spiazzante. Tre sedie in bronzo, tratte dalle serie Carrier e Double Carrier, sono rese inutilizzabili dalla presenza di blocchi di pietra grezza — una materia antica che rompe il legame naturale tra forma e funzione.

La pietra — grezza, primitiva — nega l’uso. La sedia, pensata per accogliere il corpo, si trasforma in un oggetto carico di un peso che non le appartiene. La natura irrompe nella cultura. Ciò che resta è un momento di sospensione: tra forma e ostacolo, tra possibilità e limite.Questa tensione non vive solo nell’oggetto, ma anche nel suo rapporto con il paesaggio. Le tre sculture sembrano dialogare con i Faraglioni, le celebri rocce al largo di Capri, come se una forza invisibile avesse spostato elementi dal mare alla terraferma. In queste opere si incontrano — e si scontrano — due mondi: quello della natura e quello dell’uomo, il tempo geologico e il progetto umano.

Kwade mette a confronto pietra e sedia: la massa contro la funzione, il tempo contro l’intenzione.

Il suo lavoro esplora le fratture tra ciò che percepiamo e ciò che è reale, tra ciò che si può misurare e ciò che sfugge alla logica. Le sue sculture non si limitano a occupare uno spazio: lo trasformano. Non invitano a sedersi, ma a riflettere.

Geologie dell’Impossibile è così una meditazione sui limiti dell’abitare — non solo i luoghi, ma anche le idee. Non si tratta di riposo nel senso consueto, ma di una quiete mentale, densa di materia e significato. Le opere non offrono risposte, ma pongono una presenza silenziosa e potente.

 

BIO

Alicja Kwade (Katowice, 1979) vive e lavora a Berlino. È considerata una delle artiste più influenti della scultura contemporanea per la sua capacità di esplorare concetti come tempo, percezione, materia e realtà, spesso sfidando le leggi della fisica attraverso l’uso di materiali come pietra, metallo e specchi. Ha esposto in istituzioni internazionali di primo piano, tra cui il Metropolitan Museum of Art di New York, la Biennale di Venezia e il MIT di Boston, e ha realizzato installazioni pubbliche in luoghi emblematici come Place Vendôme a ParigiCentral Park a New York e, più recentemente, Hong Kong. Espone regolarmente in musei e fondazioni in Europa, Asia e Stati Uniti, ed è rappresentata da Pace Gallery. Le sue opere fanno parte di collezioni prestigiose, tra cui Centre PompidouSmithsonian Institution LACMA. La sua pratica, sospesa tra rigore scientifico e intuizione poetica, continua a ridefinire il nostro modo di percepire il reale.

 

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